La guida che state per leggere offre un viaggio attraverso l’importanza dei metalli preziosi, in particolare dell’oro, nell’evoluzione economica e artistica dell’umanità. Esploreremo le origini dell’investimento in oro, il suo sviluppo e le sue applicazioni, viaggiando dai tempi antichi fino ai giorni nostri.
L’oro continua a essere un elemento di grande valore, capace di incantare e meravigliare sia dal punto di vista artistico che emotivo. È anche considerato un investimento sicuro e affidabile. Con l’augurio di una piacevole lettura, speriamo di fornirvi spunti utili per la vostra vita personale e professionale.
L’ORO: UN VIAGGIO ATTRAVERSO I SECOLI
Qual è l’origine dell’oro?
Il legame tra l’umanità e l’oro, insieme all’argento, è sorprendentemente profondo e ha sempre accompagnato la nostra storia. Invenzioni come il fuoco, la ruota e l’agricoltura hanno segnato importanti tappe evolutive, ma fin dalle origini, l’istinto di abbellirsi con monili e di segnalare il proprio status sociale tramite il possesso di oggetti esclusivi sembra essere parte del nostro DNA.
Quando è stato scoperto l’oro?
L’estrazione dell’oro è stata documentata sin dalle prime civiltà in Mesopotamia e nell’Africa settentrionale, risalente a circa 6000 anni fa. Stime recenti indicano che sono state estratte circa 150.000 tonnellate di oro fino ad oggi, con una produzione annua di circa 2.400 tonnellate. Questa relazione è tanto profonda quanto antica; le caratteristiche fisiche dell’oro – la sua lucentezza, malleabilità e durata – ne hanno fatto un materiale centrale nella storia dell’umanità.
Gli antichi egizi, ad esempio, ci hanno lasciato numerosi oggetti in oro, principalmente ornamenti e gioielli, risalenti al 5000 A.C. Ma furono gli Etruschi e i Romani a raggiungere i livelli più alti di maestria nella lavorazione dell’oro. La produzione di oro non si è mai fermata, evolvendosi con l’introduzione di nuove tecniche e applicazioni fino ai giorni nostri.
UNA STORIA LUNGA 6.000 ANNI
Chi ha attribuito valore all’oro?
Oro e argento sono stati associati alla nozione di moneta fin dall’antichità. I Sumeri, che furono tra i primi a sviluppare la scrittura e l’aritmetica nel quarto millennio A.C., valutavano oggetti e prodotti in termini di argento e oro, custoditi come sacri nei templi. I Lidi, nell’Anatolia occidentale, circolarono i primi pezzi di metallo prezioso sigillati dal re nella metà del settimo secolo A.C.
Nel 550 A.C., il re Creso di Lidia coniò le prime monete d’oro puro, dando inizio alla storia della moneta d’oro. Questa tradizione monetaria fu poi adottata dai Greci, che l’evolsero a partire da sistemi precedenti sumeri e babilonesi. Un fatto curioso è che Giulio Cesare fu il primo uomo vivente a essere raffigurato su una moneta d’oro.
L’Oro: Usi e Funzioni
L’oro ha caratteristiche uniche che ne hanno garantito il successo non solo come moneta, ma anche come riserva di valore e come investimento. Pensate, ad esempio, a chi si affida all’oro come bene rifugio in periodi di incertezza economica. L’oro ha anche una funzione industriale, usato in gioielleria, elettronica e medicina grazie alle sue eccellenti proprietà di conduzione elettrica, resistenza e atossicità.
L’ORO OGGI: UNA OPPORTUNITÀ RINNOVATA
In un periodo segnato da incertezze economiche, l’investimento in oro continua a rappresentare una significativa opportunità di mercato. Osservando l’andamento del prezzo dell’oro negli ultimi due decenni, possiamo notare una crescita sostanziale: da poco più di 10 euro per grammo nel 2000, il valore è balzato a oltre 50 euro per grammo nel 2020, segnando una fase di rinnovato interesse per questo metallo prezioso.
Diverse modalità di investimento in oro
L’oro ha mantenuto da sempre una relazione intrinseca con il concetto di moneta. La degradazione del valore della valuta corrente spesso contribuisce all’aumento del valore dell’oro, consolidandone il ruolo come bene rifugio e investimento. Attualmente, esistono principalmente quattro modi per investire in oro: acquistando lingotti, monete, gioielli o oro finanziario tramite fondi di investimento in oro (ETF) e azioni di società minerarie.
Ciascuna di queste opzioni offre un’attrattiva unica e potenziali guadagni. I lingotti e le monete rappresentano le forme più tradizionali di investimento in oro, con le monete che spesso acquisiscono un valore aggiunto a causa della loro tiratura limitata, del tema commemorativo e del prestigio della zecca di emissione. I gioielli, oltre al loro indubbio fascino estetico e alla fruibilità quotidiana, possono aumentare di valore grazie alla loro lavorazione artistica e unicità, trasformandoli in veri e propri capolavori.
Tuttavia, il valore aggiunto dalla lavorazione artistica e l’usura del tempo possono rendere più complessa la valutazione del loro costo effettivo. D’altro canto, l’investimento in oro finanziario segue le dinamiche del mercato borsistico, offrendo opportunità ma anche esponendo a rischi.
Il fascino inalterato dell’oro
Nonostante le mutevoli condizioni di mercato, l’oro conserva un fascino senza tempo che continua a sedurre gli investitori. Al di là delle sue qualità tangibili, come la brillantezza e la durabilità, l’oro possiede un valore emotivo che trascende le generazioni. Molte persone conservano oggetti in oro che simboleggiano momenti significativi della loro vita, da celebrazioni religiose a riconoscimenti professionali, conferendo all’oro un ruolo unico nei nostri beni personali.
L’oro nell’arte e nel collezionismo
L’oro ha giocato un ruolo cruciale nella storia dell’arte e del collezionismo. Dall’antico Egitto, dove veniva utilizzato per adornare le tombe dei faraoni, fino al Rinascimento e oltre, l’oro ha sempre avuto un posto d’onore nell’oreficeria e nella produzione artistica. I Bizantini, per esempio, ci hanno lasciato opere d’arte dorate di straordinaria bellezza, come la Crux Vaticana.
Nell’arte moderna, artisti come Gustav Klimt hanno adottato l’oro non solo come elemento decorativo ma come componente centrale del loro stile pittorico, sottolineando l’intima relazione tra bellezza artistica e valore materiale dell’oro.